Un gruppo di giovani di buona volontà, veneziani e non (ma tutti residenti a Venezia), hanno costituito qualche tempo fa una cooperativa abitativa. Lo scopo era quello di fare pressione sull'amministrazione cittadina per avere la possibilità di acquistare/affittare appartamenti a prezzi "calmierati" (attenzione: non regalati, ma ad un affitto/costo mq in linea con quello di una normale città e consono ad un normale stipendio). Ovviamente non pretendevano piani nobili o palazzi affacciati sul Canal Grande, ma la possibilità di recuperare (anche autofinanziandosi) edifici disabitati o sfitti. Un normalissimo progetto di edilizia convenzionata o social housing, come ce ne sono tanti in altre città, niente di così rivoluzionario.
Il gruppo viene ricevuto dal Sindaco filosofo che, dopo un attimo di raccoglimento, elargisce una perla di saggezza: "rrrragazzi - dice con un tono un po' stizzito - dovete capire che oramai abitare a Venezia è come stare a Parc Avenue, a Manhattan.Un consiglio? Andate a Mestre che costa meno". Valide e serie le politiche abitative dell'amministrazione comunale!!E, soprattutto, lungimiranti! Non basta che siano andati già i nostri genitori e i nostri nonni a Mestre, perchè Venezia costava troppo? Devono sparire anche quei pochi giovani che cercano con tutte le forze di stare a Venezia? Ma chi ci deve stare a Venezia, oltre al Sindaco? Perchè non viene anche il Sindaco nella ridente Mestre?
Un'altra precisazione: non mi sembra che Venezia sia come Manhattan. New York è una città che vive 24 ore su 24, piena di servizi, una città che offre molte possibilità lavorative. Venezia non offre nulla di tutto questo. I 6 mila euro a mq di un appartamento a Manhattan sono indubbiamente più giustificati rispetto a Venezia. Per chi non lo sapesse, con il dollaro "debole" comprare una casa a Venezia costa quanto una casa a Manhattan (e su questo il sindaco ha ragione). Forse più che a Mestre converrebbe andare nel New Jersey...e se si fanno i soldi comprare un luminoso bilocale a Manhattan.
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